Tossicità finanziaria e omotossicologia

Tossicità finanziaria e omotossicologia

tossicità finanziaria
tossicità finanziaria

L’omotossicologia e le MNC, Medicina Non Convenzionali, se inserite nel sistema sanitario nazionale oltre a fornire uno strumento di terapia valido per molte malattie, contribuirebbero alla riduzione del fenomeno penoso della tossicità finanziaria delle cure. La tossicità finanziaria è un termine coniato in ambiente oncologico per indicare il danno sulla salute che un paziente patisce a causa di uno squilibrio tra costo della cura e sostenibilità del costo. La tossicità finanziaria non si osserva solo in ambiente oncologico. Il termine deriva da studi clinici che indicano come la mortalità aumenti in modo significativo quando il malato o la sua famiglia sono posti in eccessiva difficoltà economica a causa delle cure. L’organizzazione di sistemi sanitari complessi evidenzia con la tossicità finanziaria una problematica metodologica rilevante. Il sistema sanitario acquista le cure dalle aziende che le producono, ricevendo il corrispettivo di spesa dalla tassazione generale. Quanto acquistato è somministrato a chi è malato in forma apparentemente gratuita. L’apparenza deriva dal fatto che concordare un costo troppo alto per la cura A , lascia scoperti servizi e assistenza per la cura B. Non essendo prevista una retroazione negativa, quando il malato non è soddisfatto di quanto per lui concordato, un acquisto incauto da parte del servizio sanitario, ovvero quello che lascia scoperte ampie fette di assistenza, non è sanzionato. Al contrario di quanto dovrebbe riguardare la sostenibilità economica di una sistema sanitario, le scelte costose operate tra responsabili e aziende produttrici sono confermate tramite l’argomento della validità scientifica. In questo modo si prende però in giro la gente, perchè il metodo scientifico non contempla ne i costi di una terapia proposta, ne tantomeno gli ampi spazi di servizi salute tagliati per far fronte a tali costi. Talvolta quando si tira in ballo impropriamente il concetto di validazione scientifica, si osserva un obiettivo finanziario da raggiungere ad ogni costo. Costo purtroppo economico che ricade sulle famiglie dei malati, sui malati e sulle fasce più deboli di una società.

Occorre costituire una retroazione negativa che parte da chi fruisce del sistema sanitario, che colpisce chi gestisce tale servizio oltre alle aziende che gli vendono farmaci. Occorre anche considerare con la dovuta attenzione le MNC Medicina Non Convenzionali  e in particolare l’omotossicologia in relazione al fattore sostenibilità dei costi. Le MNC e in particolare l’omotossicologia possono fronteggiare egregiamente molte patologie con una basso impatto economico sul sistema, consentendo di risparamiare risorse da destinare a presidi di terapia più impegnativi. L’esclusione di trattamenti con MNC e omotossicologia da sistema sanitario nazionale è una scelta costosa e non più sostenibile. Occorre una revisione del rapporto tra servizio sanitario nazionale e MNC non solo superando pregiudizi e business implicato, ma sopratutto considerando l’enorme contributo a ridurre la tossicità finanziaria che questi trattamenti possono garantire.