Shank prakshalana: pulire l’intestino in modo naturale

Shank prakshalana: pulire l’intestino in modo naturale

shank prakshalana
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Shank prakshalana  è un lavaggio efficace e profondo dell’ intestino tipico della cultura indiana. Anche nella tradizione europea il clistere ha avuto un ruolo importante nella medicina prefarmacologica. Shank prakshalana significa “lavaggio della conchiglia” e allude alla forma convoluta dell’ intestino e connesse difficoltà di accesso per la sua pulizia. Mentre il clistere europeo pulisce esclusivamente il colon, Shank prakshalana costituisce una pulizia dell’intero circuito digestivo per il tramite di acqua calda e salata.  Questa pratica  deve essere insegnata da un operatore la prima volta, poi diventa una strumento potente quanto semplice. Pulire  due volte all’anno il proprio intestino consente di prevenire molte malattie e connessa “proposta” di cure farmacologiche. Una volta appreso il metodo, lo si può applicare da soli senza  difficoltà alcuna e con notevole successo nella conservazione della salute o nel suo ripristino.

Alcune malattie escludono dalla pratica come è  ulcere intestinali, gastriche o le crisi tachicardiche. Si sconsiglia il lavaggio intestinale anche durante la  gravidanza o durante il ciclo mestruale.  Per praticare è necessario inoltre avere l’intera giornata a propria disposizione e intimità. Esporsi al commento di parenti e conoscenti come avviene in anche nelle diete o cure naturali, è una difficoltà inutile che è buona cosa evitare fin da subito. La sera prima del giorno dedicato al lavaggio si cena leggero e al mattino si inizia Shank prakshalana senza fare colazione.  Per effettuare Shank prakshalana, si bolle dell’acqua con 9 grammi di sale per ogni litro d’acqua, poi la si lascia stiepidire.  In tal modo si produce una soluzione fisiologica tiepida, che  evita di essere assorbita durante il lavaggio per osmosi. Acqua non salata verrebbe prima assorbita poi trasformata in urina sottraendosi alla depurazione dell’intestino.

Per praticare il lavaggio si beve questa soluzione fisiologica tiepida a bicchieri cui segue la serie di esercizi che hanno la funzione di consentire un rapido traporto del liquido attraverso tutto il tubo digerente fino all’ampolla rettale. Questi esercizi hanno il compito di guidare il movimento dell’acqua all’interno del tubo digerente in modo da favorirne il deflusso.  Successivamente all’accumularsi di acqua nell’ampolla rettale si andrà infatti incontro ad una serie di evacuazioni caratterizzate da feci via via sempre più liquide e chiare fino a che si espellerà unicamente dell’acqua limpida. Quando l’acqua introdotta per bocca, fuoriesce dall’ano altrettanto pulita, si termina la pratica  con una piccola porzione di stracotto di riso. Successivamente  è buona cosa fare un lungo sonno ristoratore Si consiglia di praticare la prima volta il lavaggio sotto la guida di un operatore esperto . Gli esercizi necessari al trasporto della soluzione fisiologica verso l’ampolla rettale sono destritti nel seguente tutorial:

Curare o conservare salute attraverso Shank prakshalana è una idea antica quanto efficace. La persona priva del know how per eseguire Shank prakshalana potrà fare ricorso ad un lavaggio tecnologico o idrocolonterapia.   Che al benessere si lavora iniziando dal lavaggio intestinale tracima  dal mondo antico a quello attuale tramite apposita tecnologia.  Un gesto semplice, naturale e autogestito, può essere trasformato in tecnologico e eterogestito, con vantaggi e difetti di questa possibile scelta. Il lavaggio intestinale non esonera inoltre da una seria riflessione sulle  abitudini  di vita. Il colon risente  prima di tutti gli altri organi dello stile di vita applicato. Per stile di vita  si intende la sommatoria di nutrimento alimentare, emotivo e spirituale. La funzione del colon è esternalizzare il non assimilabile dei tre livelli in oggetto. Oltre ad pulire il colon è pertanto necessario contestualmente evitare di introdurre il non assimilabile in ogni forma questo dovesse accadere.  Assimilare significa trasformare in se stessi ovvero il rapporto più intimo e essenziale che si possa mai intrattenere con il mondo intorno a noi. Guardare bene il proprio colon è un ottimo inizio per quei cambiamenti che tutti aneliamo, ma è solo un inizio.